Semplici accorgimenti per migliorare le caratteristiche organolettiche dell’acqua del rubinetto. Bere acqua del rubinetto significa risparmiare, ridurre l’inquinamento e rendere meno pesante la spesa domestica. Inoltre con un investimento aggiuntivo puoi migliorarne ulteriormente l’esperienza di utilizzo. Vediamo come.
Perché bere acqua del rubinetto ?
Sono diversi i motivi che rendono consigliabile il consumo dell’acqua del rubinetto anche per bere. L’utilizzo per bere dell’acqua potabile dell’acquedotto consente di:
Contenere l’uso della plastica monouso
Gli italiani bevono una media di 206 litri a testa all’anno di acqua in bottiglia (primi in Europa e secondi nel mondo) producendo più o meno otto miliardi di bottiglie di plastica l’anno.
Ridurre l’inquinamento
In media sono necessari circa due chili di petrolio per ottenere un chilo di plastica Pet. Per soddisfare il fabbisogno annuale di otto miliardi di bottiglie da un litro e mezzo servono in totale più di 600 mila tonnellate di petrolio e vengono emesse oltre 1,6 milioni di tonnellate di CO2. A questo impatto si aggiunge quello della logistica, visto che l’acqua del rubinetto, a differenza di quella minerale, è a Km zero.
Risparmiare
1000 litri di acqua del rubinetto a Milano costano meno di 100 centesimi. Inoltre l’acqua del rubinetto non deve essere trasportata ,è sempre a portata di mano e non necessita di luoghi di stoccaggio.
Bere sano
L’acqua del rubinetto contiene una quantità di sali necessari alla salute dell’organismo corretta perchè aggiunta in percentuali controllate e definite in base al nostro fabbisogno ottimale.
Il sapore ed il colore dell’acqua potabile
L’acqua del rubinetto dal punto di vista organolettico sconta alcuni limiti veniali: spesso non viene bevuta perché torbida, rossastra o, al gusto, si presenta con un forte odore di cloro.
Queste caratteristiche non pregiudicano la qualità dell’acqua e, spesso, sono determinate dall’’impianto idrico del condominio, aspetto critico dell’intero processo.
In Italia una significativa parte dei condomini sono vetusti e le tubazioni sono realizzate con tubi di acciaio che, negli anni, si ossidano favorendo anche il ristagno d’acqua.
In generale l’acqua potabile che arriva in casa ha tre usi:
- l’uso alimentare
- l’uso per igiene personale
- l’uso tecnologico
L’acqua ad uso alimentare, in funzione dell’utilizzo, possiamo ulteriormente distinguerla in due sottocategorie:
- l’acqua che utilizziamo per cucinare
- l’acqua che utilizziamo per bere
Entrambe, oltre ad essere sicure, devono avere caratteristiche organolettiche tali da rende l’acqua del rubinetto equiparabile ad un acqua minerale.
Se l’acqua fornita dall’acquedotto non ha queste caratteristiche o non è di vostro gradimento potete raggiungere l’obiettivo con una gradualità che è proporzionale all’implementazione tecnologica e all’investimento che volete effettuare sul vostro impianto idrico domestico.
Con pochi e semplici accorgimenti è possibile migliorare sensibilmente l’esperienza di consumo dell’acqua del rubinetto. In particolare:
- Per eliminare l’odore del cloro è sufficiente raccogliere l’acqua in una brocca e lasciarla decantare per un quarto d’ora.
- Se l’acqua ha un colore rossastro ciò può essere dovuto ad un ristagno nelle tubazioni di rete del condominio; in questo caso basta far scorrere l’acqua per alcuni minuti.
- Per risolvere con praticità ed economicità problemi di gusto dell’acqua si può installare sotto al lavandino un semplice filtro a carboni attivi che è in grado di trattenere le particelle responsabili di odori e sapori poco piacevoli. E’ un prodotto economico (costo circa 30 € esclusa l’installazione) che necessita di manutenzione annuale (sostituzione del filtro) per garantirne la resa ottimale.
- Se l’acqua nel bicchiere è biancastra e piena di micro bollicine ciò è dovuto alla forte pressione di pompaggio dell’autoclave del condominio. Anche in questo caso basta far decantare l’acqua per pochi minuti per ovviare al problema.
Se invece vogliamo aumentare ulteriormente la qualità dell’acqua possiamo ricorrere a sistemi di filtrazione più o meno complessi ed efficienti meglio se abbinati ad un addolcitore.
Va sottolineato che, vista l’importanza sociale del tema, il Ministero della Salute con decreto 7 febbraio 2012 n°25 e relativo regolamento ha normalo l’utilizzo delle apparecchiature per il trattamento delle acque destinate al consumo umano.
Decreto e regolamento hanno lo scopo di tutelare il consumatore dagli improvvisatori, per questo motivo allego il regolamento e vi invito a leggerlo per acquisire una maggiore consapevolezza in ordine ai sistemi di filtrazione attualmente suggeriti dal Ministero.
In generale in commercio sono facilmente reperibili questi dispositivi:
L’Addolcitore
Rendere l’acqua meno dura consente di allungare la vita degli elettrodomestici, di migliorarne l’efficienza energetica, di consumare meno detergenti in quanto la durezza dell’acqua è un antagonista dei tensioattivi presenti nei detergenti.
Due dati a riguardo:
- 1 mm di incrostazione dovuta al calcare determina una perdita di efficienza e quindi di energia del 10%;
- il 60% del sapone utilizzato per la doccia, ad esempio, è neutralizzato dal calcare presente nell’acqua.
Se siete interessati all’installazione di un addolcitore vi suggerisco di proporlo a livello condominiale.
Anche se esistono addolcitori abbastanza compatti, l’installazione a livello condominiale per praticità, funzionalità e riduzione dei costi è sicuramente la scelta più vantaggiosa.
Il costo di un addolcitore varia in funzione della quantità di acqua che deve trattare.
Filtrazione meccanica dell’acqua
Sono filtri a cartuccia solitamente poste all’ingresso della fornitura domestica.
Attraverso filtri meccanici di diversa dimensione filtrante trattengono le impurità presenti nel flusso d’acqua.
Ne esistono di vari modelli e tipologie, possono essere usa e getta o autopulenti
E’ consigliata l’installazione in presenza di impurità solide nell’acqua dovute all’impianto idrico condominiale ed è utile non solo per migliorare l’acqua destinata a consumo alimentare ma anche per salvaguardare le utenze collegate all’impianto: caldaie, valvole ecc.
La caraffa
E’ un dispositivo che tratta l’acqua attraverso un processo di filtrazione per gravità.
A seconda dei modelli possiamo avere funzionalità di trattamento dell’acqua diverse; in alcuni modelli è prevista la funzione di:
- addolcitore
- riduzione delle tracce di metalli determinate dalle tubazioni domestiche
- riduzione della percentuale di cloro, ed eventuali derivati dello stesso, come ad esempio i trialometani, presenti nell’acqua, che possono anche alterare l’odore e il sapore dell’acqua.
L’avvertenza nell’uso della caraffa è quello di sostituire frequentemente la cartuccia che, se non cambiata, a lungo andare può trasformare lo strumento in un problema e non nella soluzione.
Filtrazione composita
È un’applicazione al punto d’uso specifica per trattare esclusivamente l’acqua da bere attraverso l’azione combinata di più filtri.
La filtrazione composta è un valido strumento per affinare la qualità dell’acqua ed eliminare i principali contaminanti quali sospensioni solide, odori e sapori sgradevoli, pesticidi e talvolta microrganismi.
Anche in questo caso è necessario una manutenzione che varia in funzione della quantità dell’acqua trattata e del periodo. Generalmente per un impianto domestico ogni anno il tecnico deve cambiare la cartuccia.
I costi di un impianto di filtrazione composita variano dai 250 € ai 300 (installazione esclusa)
Osmosi inversa
E’ il sistema più avanzato: la membrana osmotica si comporta come una barriera nei confronti dei Sali, delle sostanze inorganiche che costituiscono la composizione salina dell’acqua, delle sostanze organiche quali pesticidi, pirogeni, virus e batteri.
L’impianto di osmosi infatti generalmente integra anche un lampada-filtro UV per un ulteriore disinfezione dell’acqua.
L’osmosi produce acqua a bassa salinità, a livello organolettico l’acqua osmotica è simile all’acqua che si beve in una sorgente di montagna.
L’impianto di osmosi inversa normalmente viene installato sotto il lavandino e l’acqua trattata viene stoccata in un contenitore con capienza di 4/5 litri quindi è presente in quantità tale da essere utilizzata per tutta la filiera del consumo alimentare domestico.
Radiazioni UV
La disinfezione attraverso l’utilizzo dei raggi UV costituisce una valida alternativa ai mezzi chimici (cloro).
E’ particolarmente adatta contro i batteri, lieviti e funghi. La radiazione ultravioletta, infatti, è particolarmente efficace contro quei microrganismi che sono diventati particolarmente resistenti agli agenti chimici di disinfezione. Generalmente la lampada UV è integrata nei sistemi di filtrazione più completi.
In abbinamento al sistema di filtrazione si suggerisce anche un gasatore dell’acqua per migliorare ulteriormente l’esperienza di consumo.
Conclusioni
Installare nell’ambiente domestico un valido sistema di filtrazione è una scelta condivisibile e per molti aspetti conveniente e rispettosa dell’ambiente.
Può costituire anche un utilissimo regalo per le persone più anziane che hanno oggettivi problemi fisici ad approvvigionarsi di acqua minerale.
Trattandosi di un investimento durevole consiglio di chiedere un preventivo a più tecnici, scegliere la soluzione più adatta al tipo di acqua fornita dal vostro acquedotto, acquistare un prodotto in linea con le linee guida Italiane ed Europee.
Sconsiglio quindi l’acquisto di prodotti che non rispecchiano tali caratteristiche e/o promuovono sistemi che non sono previsti dal regolamento consultabile al link:
Avvertenze:
Gli articoli sono realizzati con scrupolo e trattati in forma semplificata per facilitarne la fruizione. L’obiettivo di Ella Home non è quello di mettervi in condizione di sostituire l’attività di un professionista ma di soddisfare la vostra curiosità sugli aspetti tecnici, giuridici, fiscali e normativi che riguardano il mercato immobiliare. Le tematiche trattate sono correlate e presuppongono una conoscenza più ampia inoltre le normative sono in continua evoluzione. Per questo motivo non ci assumiamo nessuna responsabilità sull’utilizzo improprio di quanto scritto e vi consigliamo sempre di ricorrere a professionisti.
Dirigente in primarie aziende di comunicazione oggi agente e consulente d’azienda nel settore immobiliare. Nei ritagli di tempo svolge l’attività di blogger perchè come scrive Seneca: il tempo non è una risorsa infinita e quindi non va sprecato.
Devi acquistare o vendere un appartamento?
Cerchi un agente immobiliare?